incesto
Gli sbandati - secondo capitolo . 2
di gilso
18.11.2021 |
12.438 |
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"Si denudò , si mise in ginocchio dietro di me , si avvicinò al mio posteriore e a piene mani mi separò le chiappe , me le baciò , poi scese a baciarmi le..."
La mia indole da porcellino mi suggerì di farlo impazzire quell'Uomo .Mi misi in ginocchio e mi accucciai in mezzo alle gambe aperte di Anna , le baciai la figa , le succhiai il piccolo grilletto poi iniziai a leccarla di gusto quella dolce figa facendola fremere , e feci questo mettendomi in modo che da dietro Gianni avesse in primo piano il mio culetto ed il mio cazzo in tiro .
Sentivo il suo respiro affannoso , i suoi occhi su di me , la sua voglia .
Mi staccai da Anna solo per dire , rivolgendomi a Gianni , se vuoi puoi unirti a noi .
Avrebbe potuto essere nostro padre quell'Uomo di mezza età conosciuto solo un paio di ore prima , quell'Uomo che cercava solo qualcuno che festeggiasse non lui il suo compleanno .
Si denudò , si mise in ginocchio dietro di me , si avvicinò al mio posteriore e a piene mani mi separò le chiappe , me le baciò , poi scese a baciarmi le palle .
Sentivo la sua lingua sull'ano , sulle palle , la sua mano che mi mungeva il cazzo , la sua bocca calda sulla cappella che mi succhiava .
Leccavo quella giovane figa e godevo .
Bacia un po' anche lei , dissi a quell'Uomo visibilmente alterato da sesso e droga rossastro in viso .
Come sopraffatto dal piacere Gianni a fatica si alzò ed andò da Anna , le baciò la fronte , le accarezzò i capelli , le sfiorò le labbra con un bacio poi scese a baciargli il seno , due tette belle sode dai capezzoli rosa che baciò e fece sue morendoci sopra .
Anna che si lasciava fare godendo di tutte le sensazioni che le davamo mi guardò poi allungando le braccia volle che io le salissi sopra , Gianni si scansò ed io la penetrai .
Facemmo l'amore mentre Gianni seduto di nuovo sulla poltroncina masturbandosi ci guardava , le venni dentro .
Restammo abbracciati per qualche minuto poi mi staccai da lei lasciandola a gambe aperte ed un rivolo di sperma che scendeva dalla figa , Gianni vedendo quel ben di Dio , quel seme giovanile misto di due corpi alle loro prime esperienze non si trattenne e salendo sul letto in ginocchio , con dolcezza calcolata, le alzò le gambe e gliele divaricò facendo in modo che lei restasse pronta a farsi leccare , si abbassò e si saziò di quella giovane figa impiastricciata di sborra succhiandola fino a farsela venire sulle labbra .
Non resistendo alla vista del cazzo di Gianni che bagnato sfiorava le lenzuola con la cappella glielo impugnai e mentre ancora lui si struggeva sulla figa di quella quattordicenne lo munsi fino a farlo venire .
Si abbandonò con la faccia sopra il seno di Anna per qualche minuto poi ritornò in se , ci ringraziò del regalo che gli avevamo fatto per il suo compleanno , ci baciò entrambi dolcemente sul viso poi andò in bagno .
In cucina prendemmo il caffè , fumammo la sigaretta di rito poi vista l'ora tarda Gianni propose di accompagnare me a casa e ad Anna di restare a dormire da lui , solo per quella notte sottolineò , disse che nel tardo pomeriggio del giorno dopo avrebbe dovuto prendere un aereo e che sarebbe stato assente per una settimana .
Accettammo la sua proposta .
Mentre Anna si apprestava a farsi una doccia ed ad andare a letto con un bacio la salutai rinnovandole l'appuntamento per il giorno dopo alla solita panchina .
Ci sarò , disse .
Uscimmo dalla città che era mezzanotte per immergerci in strade poco frequentate in direzione del mio paese e nell'andare lento dell'auto Gianni ritornò ai bei momenti trascorsi con noi eccitandosi di nuovo .
Parlava e mi toccava , da prima sulla coscia , poi abbassandomi la lampo anche sulla cappella che fuoriusciva , con una mano stringeva il volante , con l'altra il mio cazzo e la mia voglia perenne di godere .
Fermiamoci un'attimo , disse rallentando per poi entrare in una strada sterrata laterale a quella che stavamo percorrendo .
Io non dissi niente , mi lasciavo trasportare da quella serata che continuava .
Fece pochi metri poi si fermò spense il motore accese la luce interna e dalla tasca tirò fuori una busta contenente dell'erba delle cartine ed iniziò a rullare uno spinello , finita l'operazione prese dal portafogli delle banconote le piegò e me le diede dicendo : queste sono per te e Anna , un regalino per la bella serata che mi avete fatto passare .
Le presi e me le misi in tasca .
Grazie dissi , queste serviranno per Anna .
Spense la luce interna e mentre si accingeva ad accendere lo spinello un fascio di luce ci colpi , dalla strada principale una pattuglia di carabinieri ci aveva notato e si erano fermati per un controllo .
Gianni mise in tasca la droga , io mi tirai su la lampo .
Ci chiesero i documenti , documenti che io all'epoca non avevo , dissi loro che abitavo a due chilometri e che il signore si era fermato mentre facevo l'autostop sul ponte del po' di Piacenza , Gianni come scusa disse che ci eravamo fermati a fare pipi .
Dopo aver controllato i documenti di Gianni se ne andarono e noi per non destare sospetti ci avviammo e lentamente raggiungemmo il mio paese .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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